Commento di Eleonora Pergolari
Va compensato in forza delle tariffe professionali, e non già degli usi locali, il custode e amministratore giudiziario di una società sottoposta a sequestro preventivo penale. E’ quanto si evince da un’ordinanza della Cassazione, n. 14484 del 6 giugno 2018, con la quale è stato accolto il ricorso avanzato da un custode e amministratore giudiziario di una società e dal suo coadiutore, contro una decisione di merito. In questa, l'organo giudicante aveva ritenuto corretta la liquidazione del corrispettivo secondo gli usi locali, non riscontrando una base normativa per l’applicazione delle tariffe professionali relative alla qualità di dottore commercialista del custode.
Rispetto a questa statuizione, i ricorrenti avevano lamentato una violazione delle norme relative alla tariffa professionale dei commercialisti e in tema di liquidazione del compenso agli ausiliari del Giudice, evidenziando che…(continua)