Il Tar Lazio ha recentemente respinto i ricorsi del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, di Inag e di Ius et gestio che puntavano all'annullamento del Dpr n. 177/2015 che regola le modalità di calcolo e liquidazione dei compensi degli amministratori giudiziari, ritenuto lesivo della categoria in quanto assume a riferimento le norme relative ai curatori fallimentari riducendoli irragionevolmente "sul presupposto di una minore complessità degli adempimenti richiesti e di una minore durata della procedura di prevenzione". Negli ultimi mesi, contestualmente, i giudici dei vari tribunali hanno iniziato ad applicare la nuova tariffa operando le prime liquidazioni, con risultati sconcertanti. Eppure parliamo di civil servant, professionisti che svolgono un lavoro complesso e rischioso, che non hanno mai percepito i compensi milionari con i quali sono state riempite paginate di giornali e che oggi rischiano di restare senza lavoro per il timore diffuso negli organi giurisdizionali che sono arrivati, in alcuni casi, a negare addirittura il diritto agli acconti… ( continua ).