L’articolo si prefigge di analizzare i criteri di determinazione dei compensi degli amministratori giudiziari contenuti nel d.P.R. 177/2015. Per il coinvolgimento di professionisti è necessario poter contare su un sistema di regolazione delle spese adeguato.
Bisogna favorire una gestione professionale dei beni che corrisponderebbe meglio all’interesse generale e, nel caso di confisca, sarebbe di vantaggio per lo Stato.Questo per le particolari funzioni svolte dagli amministratori giudiziari, il cui obiettivo è mantenere le imprese sul mercato (e non già liquidarle), garantire i livelli occupazionali e incrementare la redditività dei beni in sequestro ove possibile.
Gestioni inefficienti dei patrimoni sequestrati possono compromettere l’impegno e il sacrificio delle forze dell’ordine e della magistratura nella lotta alla mafia. Va evitato il rischio che compensi troppo bassi allontanino gli amministratori, vanificando gli sforzi compiuti con gestioni inefficienti… (continua: scarica articolo in formato PDF)